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DINO SIRAVO: LA SAGGEZZA E L’IMPEGNO CIVICO DI UN UOMO “GIUSTO”

 

Il suo nome era Giusto, ma tutti lo hanno sempre chiamato in un altro modo. Professore, Sindaco, Presidente, figura imponente e poliedrica, saggia e lungimirante, Dino Siravo è stato per Macchia d’Isernia un vero e proprio mentore.

Nato in paese nel marzo del 1939, qui trascorre la sua infanzia, con la serenità e la spensieratezza dei bambini circondati dall’affetto della comunità, nonostante le difficoltà della guerra e dell’immediato dopoguerra. I problemi vengono mitigati dal senso di solidarietà e di collaborazione tra i cittadini, amici che poi faranno parte del suo bagaglio culturale ed umano. Tra questi Dino ha sempre ricordato e sempre ricorderà Aldo Rizzello, Arturo Beltrante, Nino e Mario Tullio, Vittorio Stasi, Franco Cembalo, Clemente Mainardi, Mario Daziani insieme all’amato fratello Viero.

 

A scuola va a Venafro, prende il diploma magistrale e diventa insegnante, prima a Napoli e poi ad Afragola. Nel 1971 si laurea in Pedagogia e inizia ad insegnare nelle scuole medie della Provincia di Isernia, dove sia alunni che colleghi lo ricordano per la sua capacità di ascolto e di intendere la vita scolastica e sociale. Insegna anche nella Macchia degli anni ‘70 dove instaura un bellissimo rapporto con tutti i ragazzi e le loro famiglie.

A cavallo tra i ‘70 e gli ‘80 Dino Siravo è Sindaco di Macchia per 6 anni e diventa per il paese un riferimento politico importante, che si protrae anche negli anni successivi al suo mandato. Appassionato politico e convinto umanista, il suo unico e vero obiettivo rimane la comunità, il suo paese, l’importanza del servizio reso agli altri.

Sotto il suo mandato vede la luce l’impianto di illuminazione del centro storico, viene piantato il tiglio tutt’ora presente in Piazza Elena, sono attivate una serie di attività imprenditoriali, in sinergia con il Consorzio Industriale Isernia-Venafro di cui ricopre il ruolo di vicepresidente, che offre impulso occupazionale al territorio di Macchia.

 

Tra le sue cariche c’è anche quella di Presidente del Lions Club di Isernia, Presidente della Comunità Montana Centro Pentria di Isernia per due legislature, Presidente della Cantina Cooperativa, con cui partecipa alla Fiera del Vinitaly di Verona del 1985, ricevendo la medaglia di Cangrande “per aver recato un determinante contributo allo sviluppo della viticoltura ed alla valorizzazione della enologia italiana”.

A Macchia organizza manifestazioni di rilievo come la varie Mostre del Mercato del Vino Pentro e le estemporanee di pittura, mentre nel mondo dello sport è ideatore ed organizzatore di tante manifestazioni, come le gare di ciclo cross e di corsa nonché le giornate della gioventù all’interno del nostro campo sportivo.

 

Nel campo della Cultura promuove varie iniziative quali rappresentazioni teatrali in vernacolo, la manifestazione “La Favola Continua”, svolta nel Centro Storico del paese e volta alla riscoperta delle tradizioni culinarie di un tempo anticipando, nell’idea, la cultura dello Slow Food.

Come Segretario dell’Istituto Molisano di Studi e Ricerche, impegna gli attori Edoardo Siravo e Vanessa Gravina nella declamazione di poesie nel Castello Baronale. Realizza, per le varie feste di agosto e di Natale a Macchia di Isernia, diversi concerti nella piazzette del borgo.

Anche negli anni successivi al suo impegno diretto mantiene un forte ed indissolubile rapporto con Macchia, organizzando passeggiate sulle montagne, gite culturali ed eventi che diventano, nel corso degli anni, un vero e proprio appuntamento fisso.

 

Giusto Siravo, chiamato da tutti Dino, va via alla fine dell’ottobre del 2014, lasciando un’eredità sociale e culturale quasi irripetibile.

 

 

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Atti legislativi adottati e atti amministrativi emanati

Tipologia atto:
Decreto del Sindaco n 29 del 7 dicembre 2021 (scarica documento)
data di pubblicazione:  
23 dicembre 2021
data di entrata  in vigore:
23 dicembre 2021
oggetto:
INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE, MIGLIORAMENTO SISMICO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI EDIFICI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA COMUNE DI MACCHIA D'ISERNIA": NOMINA RUP 
documentazione approvata:
 
 

 

Tipologia atto:
Delibera di Giunta Comunale n. 64 del 23 dicembre 2021 (scarica documento)
data di pubblicazione:  
23 dicembre 2021
data di entrata  in vigore:
23 dicembre 2021
oggetto:

INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE, MIGLIORAMENTO SISMICO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI EDIFICI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA. COMUNE DI MACCHIA D'ISERNIA: APPROVAZIONE STUDIO DI FATTIBILITA'

documentazione approvata:
 
 

 

Tipologia atto:
Determina n 84 del 23 giugno 2022 (scarica documento)
data di pubblicazione:  
23 giugno 2022
data di entrata  in vigore:
23 giugno 2022
oggetto:
DETERMINA A CONTRARRE AFFIDAMENTO SERVIZI TECNICI (SIA) DI PROGETTAZIONE DEFINITIVA, ESECUTIVA E COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE, DIREZIONE LAVORI E COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE PER INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE, MIGLIORAMENTO SISMICO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI EDIFICI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA – COMUNE DI MACCHIA D'ISERNIA.
documentazione approvata:
Lettera invito
Offerta Economica
Schema disciplinare
Dichiarazioni 

 

 

Tipologia atto:
Determina n 94 del 09 agosto 2022 (scarica documento)
data di pubblicazione:  
09 agosto 2022
data di entrata  in vigore:
09 agosto 2022
oggetto:
AFFIDAMENTO SERVIZI TECNICI (SIA) DI PROGETTAZIONE DEFINITIVA, ESECUTIVA E COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE, DIREZIONE LAVORI E COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE PER INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE, MIGLIORAMENTO SISMICO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI EDIFICI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA – COMUNE DI MACCHIA D'ISERNIA. CUP: D78I21000710003 – CIG: 9292725742
documentazione approvata:
 
 
 
 

 

 

 

IL RICORDO DI “FELACCIANO”, L’APPASSIONATO CREATIVO CHE NON SI ARRESE ALLA MALATTIA 

 

Si chiamava Raffaele, di cognome Meloro, e come spesso accade nei piccoli centri era conosciuto da tutti con il suo soprannome: “Felacciano”, perché da piccolo era ghiotto di quei fichi che si chiamano così, “fallacciani” appunto.

 

Nato il 4 gennaio del 1924, da papà Giuseppe e mamma Laura, Felacciano, dopo i primi anni di vita trascorsi tra il paesello e il casello ferroviario di cui i genitori sono custodi, venne ad abitare stabilmente a Macchia insieme allo zio Guglielmo Antonio detto “Papit”. Amante della natura e degli animali, come molti a quell’epoca, si recava quotidianamente in campagna ad occuparsi del pascolo del bestiame di Papit.

Nel 1943, a 19 anni, venne chiamato a prestare servizio di leva: “Genio ferroviere”. Poco dopo si ammalò e la sua vita cambiò. Rimasto invalido diventò un commerciante ambulante e nel corso degli anni cambiò diversi lavori. Nonostante il peggioramento della sua malattia, Felacciano non si perse mai d’animo, tutt’altro, la sua mente era sempre presa dalle sue grandi passioni: le recite, le rappresentazioni religiose, l’allestimento dei presepi e l’ingegno in genere. Storiche alcune sue creazioni: dalle scenografie agli abiti, fino alla croce illuminata da esporre al passaggio di Gesù morto alla processione del venerdì Santo. Un’opera capace di stupire, che ancora oggi risplende nei nostri occhi così come risplende il ricordo di zio “Felacciano”, un esempio di abnegazione, passione e sacrificio per tanti concittadini.

 

Raffaele Meloro se n’è andato il 2 febbraio del 2011, lasciando intatto, in tutti noi, il dolce ricordo suo e della sua arte.

 

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